Buon giorno mondo!
Rieccomi: oggi voglio donare a tutti coloro che passeranno di
qui un racconto che mi ha molto colpito. Si tratta di un passo tratto dal libro
“apri il tuo cuore alla felicità”, scritto dal monaco Ajahn Brahm
Non avendo qui con me la copia del libro ed avendo appreso
tale lettura unicamente attraverso l’ascolto di un maestro Zen (che ho avuto il piacere
di incontrare lo scorso mese al centro “Monastero il Cerchio - Enso-Ji di Milano”)
riporterò il tutto a “modo mio” e con “le mie
parole”, tentando di riscrivere ciò che ricordo di questo splendido
racconto… cercando di mantenerne intatto almeno il significato ed il messaggio
profondo profuso dall’autore.
Buona riflessione a tutti: ciò che proviene dal cuore non
può che toccare ad attraversare un altro cuore.
-ALESSANDRO DE VECCHI-
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“….Mi trovavo al tempio, di fronte a me i numerosi
praticanti che da anni veniva a meditare con noi ed ascoltare i miei
insegnamenti.
Quel giorno però sentivo il bisogno di fare una confessione,
come se sentissi l’urgente necessità di liberarmi da quel peso emotivo. Così
presi coraggio, inspirai lentamente e cercai di emettere i primi suoni vocali.
Niente: le parole mi si bloccavano all’altezza della gola.
Ritentai nuovamente: - Cari amici, ho una confessione da
farvi - Nuovamente la voce tremò in preda alla paura.
- Volevo dirvi che…- Ecco di nuovo l’angoscia ricomparire ed
impossessarsi della corde vocali.
Un colpo di tosse per schiarirmi la gola, riattaccai: -
Amici miei, sono stato tra le braccia di una donna ed è stato uno dei momenti
più belli della mia esistenza -
Osservai i volti che avevo di fronte, le espressioni iniziarono
ad incupirsi, proprio come avevo immaginato, ma ormai non potevo fermarmi,
dovevo portare a termine quella dichiarazione.
- Non è tutto amici, è vero: sono stato tra le braccia di
una donna, è stato dolce, tenero e c’è di più…lei era la moglie di un mio caro
amico -
Rigettai gli occhi sui volti della gente: vidi persone che
portavano le proprie mani alla bocca sconcertate, altre che mi osservavano con
disgusto ed indignazione.
Avevo già proiettato un film immaginario nella mia mente:
gente che si sarebbe precipitata all’uscita in un battibaleno, senza più voler
avere nulla a che fare con me, coi miei insegnamenti e le mie meditazioni.
La situazione reale non
sembrava discostarsi gran che da quel che avevo supposto.
Poche persone erano rimaste sedute, la maggior parte dei
presenti stava volgendo verso l’uscita.
Udii considerazioni severe e pregne di disprezzo: - Questo è
adulterio! Inaccettabile anche per un laico, figuriamoci per un monaco che
dovrebbe aiutarci nel cammino spirituale! –
Le imprecazioni verso la mia persona non cessavano. Sorrisi
e con un filo di voce dissi un’ultima cosa: - Amici, prima di uscire devo
raccontarvi un ultimo particolare. E’ vero, sono stato tra le braccia di una
donna e quella donna era la moglie di un mio caro amico. Quell’amico era mio
padre.
Sono stato quindi tra le braccia di mia madre ed è stato
effettivamente uno dei momenti che ricordo con più tenerezza -
Sorrisi nuovamente e il gruppo scoppiò in una fragorosa e
distensiva risata, riprendendo il proprio posto fra i cuscini nel tempio. Gli
sguardi erano ora così distesi, visibilmente pentiti di quella reazione
incontrollata ed affrettata.
- Vedete amici cari, vi ho raccontato questa storia proprio
per farvi capire quanto spesso, in preda ai veleni mentali saltiamo a
conclusioni affrettate, ricorriamo al pre-giudizio. Ci ergiamo a giudici
supremi senza neppure che l’altro abbia la possibilità di portare a termine le
proprie ragioni.
Ogni volta che ci sentiamo così dovremmo semplicemente
respirare, aspettare, ascoltare fino in fondo l’altro senza giudicare e pensare
che ogni uomo ha diritto ad una replica, esattamente come la pretendiamo noi -
Massimiliano Cerreto: Bellissima storia. Grazie per averla condivisa. Disintossicarsi dai veleni mentali in una realtà in cui siamo immersi nel veleno sino alla testa non è proprio facilissimo.
RispondiEliminagrazie a te per averla letta;) ti confermi sempre una delle rare persone attenta anche ad ascoltare ....
EliminaGiada Merguigi: Ciao, GRAZIE della condivisione! Un grosso bacio a te e Moni!
RispondiEliminail grazie è tutto mio! bello vedere gente che condivide leture prestandoti ilsuo prezioso tempo _/|\_
EliminaMilena Costa: Molto bello! Mai fermarsi alla superfice. L' animo umano merita un' ascolto attento e soprattutto con il cuore e la mente predispisti all' accoglienza. Grazie Alessandro sei dotato di una rara sensibilita
RispondiEliminagrazie Milena!! di cuore!
EliminaMarina Mantero: Grazie Ale...per quello che scrivi,per chi riflette....
RispondiEliminaMarina!!!! grazie di averlo letto! ^_^
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