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giovedì 11 ottobre 2018

Trattori che arano parole...

Avete mai visto quei contadini che col proprio trattore arano e seminano i campi? A volte sembra che ripetano la medesima fatica ogni giorno, per mesi, senza che nulla intorno cambi. Senza che niente cresca e dia segno tangibile del frutto del lavoro.
Ebbene, il mestiere del vivere (e dello scrittore in particolare), è simile: mesi di semina di parole, ore piccole chini sul monitor, a spremere le meningi, cercando di tradurre in vocaboli un tesoro nascosto nei meandri del cuore.
Poi tutto d'improvviso ecco che la coltre bianca delle nevi lascia il posto ala fioritura. 
Il Buddha diceva: non basta che i semi siano buoni, occorre anche scegliere il terreno più fertile.
Ecco cosa sto facendo a fari semi-spenti: a volte tutto pare fermo, ma in realtà la terra sta girando su se stessa e nulla è realmente mai inerte.
Il romanzo  #AMenoCheNonVincanoTutti  prosegue goccia dopo goccia e anche questo mese ve ne voglio proporre qualche sgocciolio.
Con amore - ALESSANDRO DE  VECCHI - 

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