Auto-definirsi può essere illusorio, per cui preferisco semplicemente immaginarmi come un ‘libero pensatore’. Un ‘autodidatta della vita’, che affida i suoi versi alla sua penna o sviscera accordi alla chitarra, per l´urgenza con cui cuore stomaco e cervello lo spingono a farlo. (Facebook:https://www.facebook.com/alessandrodevecchi.autore www.facebook.com/groups/ladanzadeipensieriedellinchiostro)
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giovedì 25 ottobre 2012
Ogni giorno, ogni ora, ogni minuto e' speciale(un altro racconto popolare)
Il mio amico aprì il cassetto del comodino di sua moglie e ne estrasse un pacchetto avvolto in carta di riso: << Questo - disse - non e' un semplice pacchetto, è biancheria intima >>. Gettò la carta che lo avvolgeva ed osservò la seta squisita ed il merletto. << Lo comprò la prima volta che andammo a New York - proseguì - 8 o 9 anni fa. Non lo uso' mai. Lo conservava per una "occasione speciale": bene, credo che questa sia l'occasione giusta >>. Si avvicinò al letto e collocò il capo di vestiario vicino alle altre cose che avrebbe portato alle pompe funebri. Sua moglie era appena morta. Girandosi verso di me, disse: << Non conservare niente per un'occasione speciale, ogni giorno che vivi e' un'occasione speciale >>.
Sto ancora pensando a queste parole.....hanno cambiato la mia vita. Adesso leggo di più e pulisco di meno. Mi siedo in terrazzo ed ammiro il paesaggio senza far caso alle erbacce del giardino. Passo più tempo con la mia famiglia e gli amici, e meno tempo lavorando. Ho capito che la vita deve essere un insieme di esperienze da godere, non una striscia di tempo per sopravvivere. Ormai non conservo nulla. Uso i miei bicchieri di cristallo tutti i giorni. Mi metto la giacca nuova per andare al supermercato, se cosi' decido e se ne ho voglia. Non conservo il mio miglior profumo per feste speciali, lo uso ogni volta che voglio farlo. Le frasi " un giorno...." ed "uno di questi giorni...." stanno scomparendo dal mio vocabolario. Se qualcosa vale la pena di essere ascoltata , vista o fatta, voglio ascoltarla, vederla o farla adesso.
Non sono sicuro di cosa avrebbe fatto la moglie del mio amico se avesse saputo che non sarebbe stata qui per il domani che tutti prendiamo tanto alla leggera. Credo che avrebbe chiamato i suoi familiari ed i suoi amici intimi. Magari avrebbe chiamato alcuni vecchi amici o semplici conoscenti per scusarsi e fare la pace per una possibile lite passata. Mi piace pensare che sarebbe andata a mangiare cibo cinese, il suo preferito.
Sono queste piccole cose che mi infastidirebbero se sapessi che le mie ore son contate. Sarei infastidito perchè smisi di vedere buoni amici con i quali mi sarei messo in contatto "un giorno...", sarei infastidito perche' non scrissi certe lettere che avevo intenzione di scrivere "uno di questi giorni....", sarei infastidito e triste perche' non dissi ai miei fratelli ed ai miei figli, con sufficiente frequenza: "ti amo".
Adesso cerco di non ritardare, trattenere o conservare niente che aggiungerebbe risate ed allegria alle nostre vite.
Ed ogni giorno dico a me stesso che questo giorno è speciale......
Ogni giorno, ogni ora, ogni minuto....è speciale. (ANONIMO)
giovedì 4 ottobre 2012
Due bolle volteggianti: racconti popolari anonimi
IL VASO:
Un professore di
filosofia, in piedi davanti alla sua classe, prese un grosso vaso di marmellata
vuoto e cominciò a riempirlo con dei sassi, di circa 3 cm di diametro.
Una volta fatto
chiese agli studenti se il contenitore fosse pieno ed essi, risposero di sì.
Allora il
professore tirò fuori una scatola piena di piselli, li versò dentro il vaso e
lo scosse delicatamente. Ovviamente i piselli si infilarono nei vuoti lasciati
tra i vari sassi.
Ancora una volta
il professore chiese agli studenti se il vaso fosse pieno ed essi, ancora una
volta, dissero di sì.
Allora il
professore tirò fuori una scatola piena di sabbia e la versò dentro il vaso.
Ovviamente la sabbia riempì ogni altro spazio vuoto lasciato e coprì tutto.
Ancora una volta il professore chiese agli studenti se il vaso fosse pieno e
questa volta essi risposero di sì, senza dubbio alcuno.
Allora il
professore tirò fuori, da sotto la scrivania, 2 lattine di birra e le versò
completamente dentro il vasetto, inzuppando la sabbia. Gli studenti risero.
"Ora,"
disse il professore non appena svanirono le risate, "pensate che questo
vaso rappresenti la vostra vita.
I sassi sono le
cose importanti - la vostra famiglia, i vostri amici, la vostra salute - le
cose per le quali se tutto il resto fosse perso, la vostra vita sarebbe ancora
piena.
I piselli sono le
altre cose per voi importanti: come la vostra scuola o il vostro lavoro, la
vostra casa, la vostra auto. La sabbia è tutto il resto......le piccole
cose".
"Se mettete
dentro il vasetto per prima la sabbia", continuò il professore, "non
ci sarebbe spazio per i piselli e per i sassi. Lo stesso vale per la vostra
vita: se dedicate tutto il vostro tempo e le vostre energie alle piccole cose,
non avrete spazio per le cose che per voi sono importanti.
Dedicatevi alle
cose che vi rendono felici: giocate con i vostri figli, portate il vostro
partner al cinema, uscite con gli amici. Ci sarà sempre tempo per lavorare,
pulire la casa, lavare l'auto. Prendetevi cura prima di tutto dei sassi, le
cose che veramente contano. Fissate le vostre priorità... il resto è solo
sabbia."
Una studentessa
allora alzò la mano e chiese al professore cosa rappresentasse la birra.
Il professore
sorrise: "Sono contento che tu me lo abbia chiesto. Era solo per
dimostrarvi che per quanto piena possa essere la vostra vita, c'è sempre spazio
per un paio di birre!!!"
LA FINESTRA :
Due uomini, entrambi molto malati, occupavano la stessa stanza d'ospedale. A
uno dei due era permesso mettersi seduto sul letto per un'ora ogni pomeriggio
per aiutare il drenaggio dei fluidi dal suo corpo. Il suo letto era vicino
all'unica finestra della stanza. L?altro uomo doveva restare sempre sdraiato.
Infine, i due uomini fecero conoscenza e cominciarono a parlare per ore.
Parlarono delle loro mogli e delle loro famiglie, delle loro case, del loro
lavoro, del loro servizio militare e dei viaggi che avevano fatto.
Ogni pomeriggio, l'uomo che stava nel letto vicino alla finestra poteva sedersi e passava il tempo raccontando al suo compagno di stanza tutte le cose che poteva vedere fuori dalla finestra. L'uomo nell'altro letto, cominciò a vivere per quelle singole ore nelle quali il suo mondo era reso più bello e più vivo da tutte le cose e i colori del mondo esterno. La finestra dava su un parco con un delizioso laghetto. Le anatre e i cigni giocavano nell'acqua mentre i bambini facevano navigare le loro barche giocattolo. Mentre l'uomo vicino alla finestra descriveva tutto ciò nei minimi dettagli, l'uomo dall'altra parte della stanza chiudeva gli occhi e immaginava la scena. In un caldo pomeriggio l'uomo della finestra descrisse una parata che stava passando. Sebbene l'altro uomo non potesse vederla, poteva sentirla, con gli occhi della sua mente così come l'uomo della finestra gliela descriveva. Passarono i giorni e le settimane. Un mattino l'infermiera di turno del giorno portò loro l’acqua per il bagno e trovò il corpo senza vita dell'uomo vicino alla finestra, morto pacificamente nel sonno. L'infermiera diventò molto triste e chiamò gli inservienti per portare via il corpo. Non appena gli sembrò appropriato, l'altro uomo chiese di potersi spostare vicino alla finestra. L’infermiera acconsentì e, dopo essersi assicurata che stesse bene, lo lasciò solo.
Lentamente, dolorosamente, l'uomo si sollevò su un gomito per vedere per la prima volta il mondo esterno. Si sforzò e si voltò lentamente per guardare fuori dalla finestra vicina al letto. Essa si affacciava su un muro bianco. L'uomo chiese all'infermiera che cosa poteva aver spinto il suo amico morto a descrivere delle cose così meravigliose al di fuori di quella finestra. L'infermiera rispose che l'uomo era cieco e non poteva nemmeno vedere il muro. "Forse voleva farle coraggio", disse.
Vi è una straordinaria felicità nel rendere felici gli altri, anche a dispetto della nostra situazione. Un dolore diviso è dimezzato, ma la felicità divisa è raddoppiata. Se vuoi sentirti ricco, conta le cose che possiedi che il denaro non può comprare. L'oggi è un dono ed è per questo motivo che si chiama presente.
Ogni pomeriggio, l'uomo che stava nel letto vicino alla finestra poteva sedersi e passava il tempo raccontando al suo compagno di stanza tutte le cose che poteva vedere fuori dalla finestra. L'uomo nell'altro letto, cominciò a vivere per quelle singole ore nelle quali il suo mondo era reso più bello e più vivo da tutte le cose e i colori del mondo esterno. La finestra dava su un parco con un delizioso laghetto. Le anatre e i cigni giocavano nell'acqua mentre i bambini facevano navigare le loro barche giocattolo. Mentre l'uomo vicino alla finestra descriveva tutto ciò nei minimi dettagli, l'uomo dall'altra parte della stanza chiudeva gli occhi e immaginava la scena. In un caldo pomeriggio l'uomo della finestra descrisse una parata che stava passando. Sebbene l'altro uomo non potesse vederla, poteva sentirla, con gli occhi della sua mente così come l'uomo della finestra gliela descriveva. Passarono i giorni e le settimane. Un mattino l'infermiera di turno del giorno portò loro l’acqua per il bagno e trovò il corpo senza vita dell'uomo vicino alla finestra, morto pacificamente nel sonno. L'infermiera diventò molto triste e chiamò gli inservienti per portare via il corpo. Non appena gli sembrò appropriato, l'altro uomo chiese di potersi spostare vicino alla finestra. L’infermiera acconsentì e, dopo essersi assicurata che stesse bene, lo lasciò solo.
Lentamente, dolorosamente, l'uomo si sollevò su un gomito per vedere per la prima volta il mondo esterno. Si sforzò e si voltò lentamente per guardare fuori dalla finestra vicina al letto. Essa si affacciava su un muro bianco. L'uomo chiese all'infermiera che cosa poteva aver spinto il suo amico morto a descrivere delle cose così meravigliose al di fuori di quella finestra. L'infermiera rispose che l'uomo era cieco e non poteva nemmeno vedere il muro. "Forse voleva farle coraggio", disse.
Vi è una straordinaria felicità nel rendere felici gli altri, anche a dispetto della nostra situazione. Un dolore diviso è dimezzato, ma la felicità divisa è raddoppiata. Se vuoi sentirti ricco, conta le cose che possiedi che il denaro non può comprare. L'oggi è un dono ed è per questo motivo che si chiama presente.
(RACCONTI ANONIMI)
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