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martedì 20 gennaio 2015

quelli che....


Forse suonerà poco "politically correct", ma almeno è tremendamente sincero. Non ho mai avuto “feeling” con una categoria di persone: quelle “tutte d’un pezzo”. Quelle col “petto arrogantemente sempre gonfiato”. Quelle ciniche. Quelle del “morte loro vita nostra”. Quelle che non perdono mai l'occasione di ostentare la loro importanza e le loro imprese. Quelle che demoliscono chi non la pensa come loro e nel frattempo parlano tanto di “fanatismo”. Quelle che per presentarsi mostrano stellette, distintivi, medagliette e titoli gerarchici. Quelle che non piangono mai. Quelle che hanno una rigidità mentale degna d'un addestramento. Quelle che sono talmente brave da non aver mai bisogno d’ interrogarsi su se stesse. Quelle che stanno sempre con la “ragione” e mai col “torto”.

Amo quelle semplici: quelle dopo averti chiesto “come stai”? restano addirittura ad ascoltare anche la tua risposta. Quelle che sono talmente forti da non aver paura di mostrare anche le proprie debolezze. Quelle che ammettono le proprie fragilità. Quelle sanno ancora piangere, di gioia e di dolore. Quelle che non risparmiano sull’intensità di un abbraccio o su una parola in più d’affetto. Quelle che qualche sano dubbio ogni tanto ce l’hanno. Quelle che sanno mettersi nei panni di chi è meno fortunato. Quelle che non ronzano sempre intorno alle “zone di potere”, eppure si sentono felici. Quelle che le ami da subito, basta osservare come sorridono senza prendersi troppo sul serio. Quelle che non sai neanche perché, ma sono parte di te.

Dimenticavo: buona vita "anime scalze".
  
ALESSANDRO  DE VECCHI