Aloha amici! Ancora due giorni ed i nostri vecchi calendari finiranno in soffitta. Resteranno probabilmente sommersi da substrati di polvere sotto i quali ogni giorno stampato avrà ricordi ed aneddoti da raccontare al buio ed alle mura.
Solitamente nel porgere gli auguri per il nuovo anno preferisco ricordare che in fondo il 1 gennaio non è altro che il giorno successivo al 31 dicembre, nulla di più: a mio modestissimo parere non si possono azzerare emozioni, sensazioni ed insegnamenti che il passato ci ha dato…semmai si può fare la cosa (a mio avviso) più fruttuosa: vivere attimo per attimo e soprattutto vivere nell’istante corrente, con il massimo dell’intensità di cui siamo capaci.
Pochi giorni fa ho inaugurato su facebook un gruppo dove chiunque partecipa donando del suo, qualsiasi intervento è prezioso e condiviso piacevolmente. Il gruppo in questione si chiama “La danza dei pensieri e dell’inchiostro” (di seguito vi riporto il link per collegarvi): http://www.facebook.com/groups/300912529932150/
Oggi il mio caro amico “Capitano Achab” ha scritto per noi un pensiero che mi ha fatto riflettere moltissimo, così come la riflessione che la mia amica Sofia ha postato alcuni giorni orsono. Li riporto qui entrambi per mostrarli con gioia e per il gusto di rileggerli e assorbirne l’essenza, come fossi una spugna che inzuppa incessantemente vita od un essere che per “osmosi” concentra nelle cavità emotive tutto il meglio che il quotidiano gli può offrire:
<< Immaginiamo di prendere un cubo con le facce diversamente colorate, prendiamo quattro persone che stanno davanti ad una faccia. Una dirà che il cubo è verde, la seconda che è giallo, la terza che è rosso, la quarta che è azzurro. Tutti e quattro vedono la verità dal loro punto di vista, ma la visione è limitata, loro vedono solo una parte della verità e credono che quella sia la sola verità. Se li facciamo ruotare, ognuno di loro vedrà un altro colore, se andiamo avanti tutti e quattro avranno una visione completa della realtà. La vita, l’amore hanno mille sfaccettature, dipende da dove li osservi. Chi ha avuto una vita agitata, chi ha sofferto sempre per amore ti verrà a raccontare di una vita assurda, ti dirà che l’amore è una fandonia; chi ha avuto una vita serena e un amore bello, affermerà con sicurezza che la vita, l’amore sono splendidi. Ognuno ha la sua verità che gli viene da quello che ha vissuto, ma il suo vissuto non è significativo rispetto al vissuto di miliardi di persone. La vita e l’amore vanno presi e vissuti, rinunciare a vivere e scappare via dall’amore, ti porta a fare invecchiare il cuore precocemente, un cuore vecchio, senza entusiasmo, serve solo a far circolare il sangue, allora basterebbe sostituire quel cuore con una pompa efficace, che non proverebbe emozioni, sentimenti, accelerazioni, sobbalzi. Ma che vita sarebbe in queste condizioni, io preferisco tenermi questo cuore, pieno di cicatrici, ma felice di vivere >>. (Capitano Achab)
e per cui valga la pena perdere il proprio tempo e la propria testa? Niente. Niente è all'altezza dei tuoi minuti. Niente è così prezioso da poter permettersi di impadronirsi dei tuoi pensieri. Sarà che sto crescendo e non ho più pazienza, sarà che l'attesa si è portata via anche la mia voglia di aspettare >>. (Sofia Arlotti)
Tutto ciò mi porta ad avere il piacere di contribuire con una mia considerazione, che estrapolo da un racconto facente parte del libro che sto lentamentissimamente (ma spassosamente) portando a termine. Nel rileggerla, prima di battere le mie dita sulla tastiera, mi sono accorto che, neppure a farlo apposta, essa sembra essere la naturale prosecuzione o la risposta ai due proponimenti precedenti… che dire? Piccoli miracoli dell’interdipendenza e del collettivo confronto umano :-)
<< Siamo tutti scioccamente immersi nel rivangare il passato o a fare grandi progetti per il futuro, al punto tale di trascurare la sola cosa che deteniamo e su cui possiamo attivamente agire: IL PRESENTE.
Finiamo troppo frequentemente col credere che solo quando avremo realizzato determinati propositi o raggiunto precisati traguardi saremo realmente felici, ma la verità è che spesso il piacere è già evaporato senza averlo assaporato, poiché giaceva nella bottiglia d’una bevanda chiamata ‘adesso’.
Per questa ragione ho imparato che dinanzi al contenuto più o meno colmo dei bicchieri che si presentano nella mia vita, piuttosto che spingermi ad accontentare il punto di vista e decantare se essi mi appaiano mezzi pieni o mezzi vuoti, il mio istinto preferisce accontentare il gusto: assaporando appieno ogni aroma di ciascun calice >> . (Alessandro De Vecchi)
Credo che non vi siano altre parole da aggiungere cari amici… se non un augurio sincero che mi sgorga senza possibilità di trattenerlo ad oltranza: buon istante!! Vi auguro un meraviglioso “adesso” ! tenete botta! ^_^
P.s: << La vita è un mistero da vivere, non un problema da risolvere >> . (Osho)
- ALESSANDRO DE VECCHI -
sono semplicemente incantata! ti ringrazio per le opportunità di riflessione che ogni volta ci offri! Un abbraccio
RispondiEliminaAugurissimi per il nuovo Anno!
RispondiEliminaP.s. il mio vecchio calendario lo farò volare direttamente nella pattumiera con la speranza di non trovarmelo più tra le mani....
Grazie Alessandro, la tua particolare sensibilità, la tua delicata mano ci dona attimi speciali, ti sono particolarmente riconoscente per ripropormi ciò che mi sfugge, perché è sempre qualcosa di prezioso.
RispondiEliminaAnch’io ho scritto una volta qualcosa di simile sulle prospettive e i punti di vista, lo condivido pienamente….come la riflessione sui rimpianti, le attese che rubano tempo agli attimi…ci sarebbe da parlarne una vita…
Non so perché ma non sono mai stata capace di gioire dell’ultimo dell’anno, un po’ come per il giorno del mio compleanno…sono forse attimi di passaggio …attimi di considerazioni attimi di bilanci…fosse anche solo a livello inconscio…..o forse solo attimi di false allegrie….
I miei attimi, più o meno vissuti non finiranno in soffitta perché non ho una soffitta, perché non conservo calendari….i giorni mi scorrono tra le mani e quelli andati sono andati e quello che mi hanno lasciato e che mi lasciano ogni giorno è nell’immenso contenitore dentro di me…con i suoi angoli sbeccati, i suoi ripiani di cristallo, le sue mensole sconnesse e i suoi angoli fioriti, profumati …ben assolati….e quelli dove gocciolano rivoli di sangue dalle ferite che fanno fatica a rimarginare…Tutto, indistintamente fa parte di me, del mio presente, del mio passato e del mio futuro.
Nulla rinnego, qualcosa rimpiango, molto amo…che a volte mi scoppia il cuore…mi spiace solo che molti non riescono a comprendere tanta sofferenza d’amare…è una sofferenza buona, una necessità che ho sempre avuto.
Raccolgo qua e la attimi di sofferenze, di discriminazioni, sono un’accattona in pratica…ma non me ne vergogno…
Il mio accattonaggio mi ha resa quel che sono ; mi ha allargato gli orizzonti e aumentato il senso d’impotenza…tutto si compensa se osserviamo bene ..tutto è un dare/avere ..come si dice il bastone e la carota….:-) non c’è bianco senza nero, non c’è luce senza il buio, non c’è pace senza dissidio…e così via…
Ritengo che siamo stati posti in un giardino di meravigliose sorprese…abbiamo solo il dovere, prima di scoprirne il piacere, di cercare, anzi di trovare risposte al senso della nostra vita…anche se dovessimo cercare in eterno….
Basta guardarci intorno per vedere che ciò che appartiene alla naturale natura è stupore, magia, esaltazione dei sensi…e ciò che appartiene alla natura impazzita dell’uomo è dolore e umiliazione….
Il mio augurio di oggi e di sempre è quello di passare attraverso se stessi sempre, ogni attimo della nostra vita e per poter sempre dire ..”io c’ero, non m’ero distratto” , che tutti abbiano un calendario perenne, grandi scaffali di sorrisi e scatole piene d’amore…cosicché nonostante il dolore a cui tutti prima o poi, in quantità uguali o differenti siamo destinati, possiamo disporre l’animo sempre e nonostante tutto verso una prospettiva positiva. …quella della meraviglia della VITA.
Giuly
Grazie... Mai come in questo momento della mia vita queste parole mi sono di aiuto e spunto per riflettere un po'... Ancora grazie
RispondiElimina-Silvia-
Il tuo amico scrive che se li facessimo ruotare tutti e quattro avrebbero una visione completa della realtà... E' bello pensare che questo percorso lo si possa fare tenendosi per mano...ognuno può insegnare all'altro e allo stesso tempo imparare dall'altro, mettendo da parte la presunzione e coltivando l'umiltà della condivisione...magnifico intervento comunque...VDC
RispondiEliminaLa riflessione di "capitano Achab" mi ricorda un episodio che risale al tempo in cui ero maestra nelle scuole Waldorf. In queste scuole, la pedagogia prevede un piano di studi che include il racconto, anche quello mitologico. Ogni tipo di mitologia è previsto per una precisa età del bambino. Per quanto riguarda la creazione, sappiamo tutti che i miti differiscono tra loro. Perciò, un giorno, un bambino chiese alla propria maestra come mai i miti raccontassero modi diversi della nascita del mondo...dell'uomo... ecc. La maestra non rispose. Il giorno dopo consegnò un foglio da disegno a ciascun bambino, disse loro di prendere i pastelli colorati e li condusse nel giardino della scuola. Li dispose tutt'intorno alla scuola e li invitò a disegnarla. Ritornati, poi, in aula,i disegni, appesi alle pareti, differivano tra loro. I bambini videro che ciascun disegno mostrava un diverso punto di vista della scuola, che dipendeva dalla posizione in cui ciascuno di loro l’aveva ritratta, pur essendo essa sempre la medesima. Così- disse la maestra- è per i miti: ciascun popolo ha raccontato il medesimo fatto dalla propria angolazione.
RispondiEliminaNon può esserci presente senza passato!
Il passato è quel tempo in cui qualunque sia stato il sentire il pensare e il volere di ognuno, nulla più può essere cambiato.
Il futuro ha in sé un numero indeterminato di possibilità. In esso il caso e il nostro volere, intrecciandosi tra loro, possono dare diverse configurazioni alla nostra esperienza del vivere.
Il presente che si dilata nel tempo: il presente di un’epoca storica o di un’età della vita umana; il presente di una stagione o di un anno; il presente di un giorno o di un’ora; il presente di un secondo, di un attimo! Il presente è il tempo della responsabilità! Infatti la scelta, la decisione di un secondo può cambiare gli eventi!
Passato, presente e futuro scorrono su una medesima linea, fatta di tanti momenti presenti. Essi diventano presto passato, ma restano presente in noi che ci cambiamo evolvendo o impoverendo noi stessi a secondo di come viviamo il nostro presente, metabolizziamo il passato , prepariamo il futuro!
Tanti bei pensieri, Ale......un bruco deve morire a se stesso per diventare una farfalla e dal fango......viene fuori il loto....mai disprezzare alcuna cosa. Grazie e tantissimi auguri di Buon Anno :-)
RispondiEliminaFuori può anche piovere, tirare vento, scatenarsi la bufera, tuoni, fulmini e saette, avere la cute anserina, ma spero che nel tuo cuore splenda sempre il sole per tutto questo nuovo anno!
RispondiEliminaBuon 2012 Ale! Tvb:=) Un bacio a Monica da parte mia! @-----> [<3]
Kiki
è vero ale, ci dimentichiamo troppo spesso del "carpe diem" perchè siamo sempre troppo presi a pianificarci il futuro... è un vero peccato, dovremmo imparare a non sprecare il tempo pensando a ciò che dovremo fare ma a farlo e basta... buon anno a tutti!!!
RispondiEliminaCiao Ale, tutto condivisibilissimo, io ho portato un esempio analogo, per quanto riguarda il concetto della verità nel mio saggio "Da Nietzsche a Bruce Lee". L'esempio dei ciechi e l'elefante...
RispondiEliminaSul qui e ora sai cosa ne penso :-)
Un abbraccio e tanti cari auguri
complimenti per la tua saggezza, ale!!!
RispondiEliminaM.A.B
Ti auguro anche a te un sereno 2012.
RispondiEliminaSaluti a presto.
Caro Ale,
RispondiEliminami auguro per questo 2012 di trovare ancora tanti tuoi racconti ... nel frattempo TANTI TANTI AUGURI DI BUON ANNO!!
Tanti auguri per uno splendido 2012!
RispondiEliminaciao alessandro! Leggendo quello che hai scritto tu (un pensiero molto bello) e le riflessioni del Capitano Achab e di Sofia mi è tornata in mente una frase di John Lennon (che spero nessuno ti abbia già scritto!): "la vita è quello che ti succede mentre sei impegnato a fare altri progetti" Buon 2012 a te!
RispondiEliminaMi piace questo blog! mi sono appena iscritta così posso seguirti!
RispondiEliminaCondivido molto di ciò che scrivi. Anch'io nutro una passione per la musica e, dunque, ti comprendo benissimo.
Vaty