Dove ci eravamo lasciati? Ah, sì perfetto: il mese scorso si
parlava di questo blog, del senso che può avere uno spazio simile e della sua utilità
in una società sempre più imperniata sull’egoico concetto di sopravvivenza del
singolo, in un contesto che definire confuso e frenetico è dir poco.
Cosa ho fatto nel frattempo? Nulla e Tutto! Tutto e Nulla non sono due concetti
antitetici o contrastanti, anzi, spesso
sono la medesima cosa e coincidono armonicamente. Siamo noi che dobbiamo
superare le nostre visioni dualistiche, quelle con cui abitualmente
cataloghiamo ogni cosa con giudizi ed etichette come: “buono-cattivo”,
“giusto-sbagliato”, “bello-brutto” e così via…
Nulla e Tutto dunque, o viceversa: ecco cosa ho svolto in questi giorni mentre "svuotavo" un poco la mente sollevando polveroni di concetti ormai datati. Credo che dopo un po' di silenzio ogni parola pesi il doppio, perciò sono partito da questa bella storiella popolare per ritornare a me stesso ed
all’unione con l’Uno che ci circonda e che ci inonda al tempo stesso.
Un filosofo si recò un giorno da un maestro zen e gli disse:
"Sono venuto a informarmi sullo Zen, su quali siano i
suoi principi ed i suoi scopi".
"Posso offrirti una tazza di tè?" gli domandò il
maestro. E incominciò a versare il tè da una teiera. Quando la tazza fu colma,
il maestro continuò a versare il liquido, che traboccò.
"Ma cosa fai?" sbottò il filosofo. "Non vedi
che la tazza è piena?"
"Come questa tazza" disse il maestro "anche
la tua mente è troppo piena di opinioni e di congetture perché le si possa versare
dentro qualcos'altro.
Come posso spiegarti lo Zen, se prima non vuoti la tua
tazza?".
P.s: Ops, dimenticavo... da
oggi il mio libro partecipa ad un concorso nazionale per romanzi e racconti: se
cliccate sul link vi appare l'anteprima del libro, iscrivendovi al sito e
lasciando un commento all'anteprima potete fare da "talent scout" e
darmi una grossa mano ....ringrazio chiunque abbia il buon cuore di farlo ;-)
Un abbraccio - ALESSANDRO DE
VECCHI -
Ogni volta resto assorta nel leggerti! ora vado a vedere il link per il tuo concorso, bravo bravo bravo! E.
RispondiEliminagrazieeeeeeeeeee!!!
EliminaE tu come ti senti, mare o un bicchier d'acqua?
RispondiElimina"Un uomo si sentiva perennemente oppresso dalle difficoltà della vita e se ne lamentò con un famoso maestro di spirito.
“Non ce la faccio più! Questa vita mi è insopportabile”.
Il maestro prese una manciata di cenere e la lasciò cadere in un bicchiere pieno di limpida acqua da bere che aveva sul tavolo, dicendo: “Queste sono le tue sofferenze”.
Tutta l’acqua del bicchiere si intorbidì e s’insudiciò.
Il maestro la buttò via.
Il maestro prese un’altra manciata di cenere, identica alla precedente, la fece vedere all’uomo, poi si affacciò alla finestra e la buttò nel mare.
La cenere si disperse in un attimo e il mare rimase esattamente come prima.
“Vedi?” spiegò il maestro “ogni giorno devi decidere se essere un bicchiere d’acqua o il mare”.
Troppi cuori piccoli, troppi animi esitanti, troppe menti ristrette e braccia rattrappite. Una delle mancanze più serie del nostro tempo è il coraggio, il vero coraggio che di fronte ad ogni problema fa dire tranquillamente: “Da qualche parte certamente c’è una soluzione e io la troverò”. (B. Ferrero)
Bentornato!
Kisses by Daisy
che meraviglia! stupendo intervento! :)
Eliminacommosso!!! grazie Susanna!
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