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martedì 24 dicembre 2013

il vero dono....


Eccoci: è arrivato quel periodo dell’anno che spesso divide le persone in due categorie nette: c’è chi ama questo “clima festivo” e chi lo detesta o lo ritiene eccessivamente retorico e zuccheroso. Vi è chi si mimetizza fra mangiate, pacchetti, addobbi e luci e chi invece (magari anche per la mancanza di qualche familiare venuto a mancare) rifugge volentieri da una sovraesposizione spesso forzata di filantropia incrostata da buonismo.
Non credo di appartenere a nessuna delle due sopracitate categorie: semplicemente (nel limite delle mie capacità umane) vivo moralmente ogni giorno come se fosse un giorno importante…fondamentale.
Settimana scorsa ho scelto deliberatamente di passeggiare un po’ in solitaria per le vie del centro della mia cittadina ed osservare tutto ciò che i miei sensi potessero catturare. Spesso mi sono fermato ed ho fatto mentali radiografie umane: persone in preda all’ansia del regalo, una corsa contro il tempo e contro la crisi che morde e dopo 5 lunghi estenuanti anni non accenna a diminuire.
Sguardi tesi, bulbi oculari al limite dell’apertura antropomorfa. Fiati corti. Andature spedite e nervose. Tacchi ritmati sui marciapiedi. Padiglioni auricolari sfiancati da canzoncine gettate in faccia da 100 watt buoni per cassa.
Ai margini di questo circo colorato ho scovato un uomo anziano seduto su un gradino. Una fisarmonica tra le mani e guanti con le dita tagliate a metà per donare un po’ di tepore agli arti, ma al contempo permettergli di suonare.
Da quello strumento fuoriusciva una melodia che tanto ricordava la Parigi dei pittori e degli artisti di strada. Barba canuta, sguardo fiero e dignità da vendere.
Il piattino delle monete era però vuoto e la gente spesso lo ribaltava distrattamente coi piedi.
L’uomo interrompeva  il musicare di tanto in tanto: sembrava voler osservare, voler capire cosa spingesse tutta quella folla a non assaporare ciò che già ha.
Sono passato diverse volte, avanti ed indietro, in quel vicolo stretto per guardare quell’anziano musicista, non so spiegare il perché …forse ne ero  a modo mio affascinato. O probabilmente poiché  ho sempre creduto che siano i cosiddetti “ultimi” a darci le più grandi lezioni, lontani dai riflettori, dalle luminarie dorate e dal pettegolezzo mondano.
Avevo in tasca due monete, mi sono curvato: le ho posate nel piattino ed il tintinnio si è per un istante miscelato all'eco della fisarmonica ferma.
Mentre mi riportavo in posizione eretta i nostri sguardi si sono incrociati: l’anziano aveva cessato la melodia, mi ha guardato dritto negli occhi quasi scavando dentro con l’intenzione di leggere ciò che nascondono. Le sue mani si sono giunte all’altezza del cuore in un gesto di saluto e ringraziamento. Nel vicolo è risuonata solo la sua voce: consumata, baritona, profonda. Una frase ha colmato il silenzio musicandolo: “Grazie. Il cielo ti benedica. Buona vita”.
Cosa ricorderò di queste feste? Qual’è il regalo più prezioso? Non ho dubbi: è ciò che ho ricevuto da quell’uomo di cui non conosco neppure il nome.
Buona vita a tutti.

ALESSANDRO  DE VECCHI

16 commenti:

  1. io ogni volta che ti leggo resto senza fiato per la tua capacità di comunicare!

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    1. Senza chi lo legge questo spazio non avrebbe senso. perciò la "gemma preziosa " siete voi che mi prestate il vostro tempo e le vostre riflessioni

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  2. Un Augurio con la A maiuscola che siamo in pochi ad apprezzare!
    Comunque sia, le feste sono alle porte e vorrei anch'io farti un augurio speciale:
    " Che la Vita ti doni tutto ciò che desideri!" perchè lo meriti! sono rari gli Uomini (con la U maiuscola) come te!
    Namastè
    Anna

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    1. mi vuoi fare arrossire Anna!! grazie! sono commosso, davvero...
      ti abbraccio! namastè _/|\_

      ALE

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  3. Margherita non ha parole...sta in silenzio e ascolta il battito del suo cuore dopo averti letto...sei unico...buon fine anno e splendido inizio 2014!!! Un abbraccio!!!!

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    1. ...ed io semplicemente e silenziosamente abbraccio Margherita _/|\_

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  4. Grazie Alessandro : questi sono gli autentici doni che non solo illuminano il cuore di chi li riceve, ma diventano semi fecondi per l'umanità in cammino...
    Un abbraccio immenso.
    Bruna

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    1. a presto Bruna!!! spero davvero a presto, come quest'estate in quel luogo magnifico che è Pomaia

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  5. Ciao Alessandro,sei riuscito come sempre,a descrivere l'atmosfera del Natale che ormai da tempo ci accompagna...
    Ho letto da poco una frase...non importa cosa trovi sotto l'albero,ma chi ti trovi intorno...bene...ho pensato che tu che scrivi e noi che ti seguiamo,siamo simbolicamente riuniti sotto l'albero,e questo è un grande dono,la nostra umanità!
    Allora buona vita a tutti...
    Con affetto Marina

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    1. è quasi un peccato commentarlo un intervento così pronfondo....rischierei di fare inutile rumore... grazie di arricchirmi ed arricchirci con la tua presenza preziosa

      ricambio con tutto l'affetto che conosco
      ALE

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