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sabato 4 giugno 2022

NON DARE CONSIGLI SE NON ESPLICITAMENTE RICHIESTI





Oggi vorrei parlare di un argomento diverso: come essere davvero utili. Ovvero ispirare con l'esempio e non dare consigli quando non sono esplicitamente richiesti.Siddharta Gotama, quando raggiunse il Risveglio completo e fu noto a tutti come "il Buddha", rimase sette settimane solo nella foresta senza dare alcun insegnamento, poiché era convinto che l'illuminazione sperimentata in prima persona fosse impossibile da trasmettere e comunicare verbalmente. Poi, dopo questi quarantanove giorni di riflessione, spinto da grande compassione, cercò i "mezzi abili", i metodi più adatti e diversi, adatti alla singolarità di ogni persona e alle disparate "tendenze mentali", per indicare la Via, che poi ogni essere avrebbe percorso a modo proprio, secondo il proprio passo. Durante i suoi 45 anni di insegnamento, il Buddha adottò lo stesso principio etico che contraddistingue tutti gli esseri pienamente illuminati: NON DARE CONSIGLI SE NON ESPLICITAMENTE RICHIESTI. (Questa è una norma che tutti gli esseri spiritualmente evoluti naturalmente comprendono). Perché tutto ciò? Non certo per mancanza di interesse nei confronti del prossimo, anzi, proprio per il rispetto dell'altro e del suo personale cammino. I Risvegliati sanno che, per quanto le intenzioni possono essere buone e pure, a volte, non è di buon risultato aiutare utilizzando parole di Dharma o insegnamenti. Anzi, talvolta dinanzi a certi individui mal disposti ai consigli, tutto ciò può essere addirittura controproducente e scatenare reazioni di mal sopportazione o sensazioni che qualcuno stia invadendo la loro libertà. Per tale ragione, i Risvegliati non insistono: per rispetto del libero arbitrio altrui, ma soprattutto per rispetto verso la preziosità degli insegnamenti stessi (che non devono essere dati come fossero cocci di vetro anziché diamanti spirituali, o mal compresi da chi non è ancora pienamente consapevole della rarità spirituale). Si dice dunque che il Buddha desse consigli spirituali sono quando leggeva del cuore altrui rispetto e purezza e, alla terza richiesta fatta, desse la risposta più profonda e utile che conoscesse per ogni singolo individuo.
Morale: non sempre e non per tutti gli esseri la compassione, la saggezza e l'aiuto passano attraverso un percorso di insegnamenti spirituali, e questo un Risvegliato lo sa, per cui, in tal casi, non si intromette dicendo cosa fare, ma semplicemente cerca d'essere d'ispirazione per queste persone anche solo con l'esempio di vita, dei gesti, della gentilezza e del buon cuore saggio. Senza nulla dire, solo con l'esempio. (Post ripreso dai miei appunti e dedicato al beneficio di tutti gli esseri senzienti) ALESSANDRO DE VECCHI

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